I RELATORI

sono tra i principali studiosi del Merisi, provenienti da ogni parte del mondo, oltre che dall’Italia, anche dalla Spagna, dalla Svizzera, dalla Germania, dall’Inghilterra, dall’Olanda, da Israele, dal Canada e dalla Colombia a dimostrazione della caratura internazionale dell’iniziativa e dall’enorme interesse che Caravaggio continua a suscitare.

 

ROSSI SERGIO Sapienza Università di Roma

Sergio Rossi (Messina 5-12-1948) si è laureato nel 1971 con Giulio Carlo Argan presso l’Università di Roma “La Sapienza” dove ininterrottamente dal 1972 al 2015, ha svolto l’attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Storia dell’Arte, in particolare per le materie di Storia dell’Arte Moderna e Storia Sociale dell’Arte. Contemporaneamente all’insegnamento romano Rossi ha anche avuto l’affidamento del corso di Storia della critica d’arte presso l’Università di Viterbo dal 1991 al 1999 e presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia dal 1999 al 2002. Rossi ha al suo attivo oltre un centinaio di pubblicazioni tra saggi, schede, recensioni e articoli su riviste e quotidiani e 22 tra libri e curatele di mostre e convegni dal 1980 con: Dalle botteghe alle Accademie. Realtà sociale e teorie artistiche a Roma e Firenze dal XIV al XVI secolo edito da Feltrinelli, Milano a I pittori fiorentini del Quattrocento da Lorenzo Monaco a Paolo Uccello, edizioni Tau, Todi del 2012 e Oltre il Giubileo. Pittura e Misericordia a Roma 1300-1675, Lithos editrice, Roma 2017. Nel 2016, a cura di Stefano Valeri, è stato inoltre pubblicato il volume La fucina di Vulcano. Studi sull’arte per Sergio Rossi, Lithos editrice, Roma, raccolta di saggi in suo onore in occasione della cessazione del suo impegno di docente universitario. E’ in corso di stampa presso la EP editori paparo il suo volume Caravaggio allo specchio tra salvezza e dannazione.

 Lo scandalo Caravaggio

1.GIORNATA: SESSIONE POMERIDIANA: Moralia – mercoledì 12 gennaio 2022 ore 15:00-19:00

ABSTRACT

Lo “scandalo Caravaggio” riguarda la sua vita e addirittura la sua morte: “morì malamente così come male aveva vissuto” (Baglione); la sua arte e la sua influenza sui giovani artisti sono definite dal Bellori “veleno perniciosissimo”; ma soprattutto faranno scandalo le presunte immagini della Vergine per i cui lineamenti Caravaggio si sarebbe servito di prostitute ritratte per l’occasione, a partire dalla cosiddetta Madonna dei Pellegrini, il cui volto per altro tornerà a distanza di anni ne Le sette opere di misericordia ma anche, ad esempio, ne La morte della Vergine. Il mio intervento tenderà invece a dimostrare come, ad di là della sua natura volutamente provocatoria e per questo rivoluzionaria, la pittura caravaggesca si svolge comunque entro l’alveo di una convinta adesione alla dottrina cattolica ed in aperta contrapposizione alle teorie luterane, anche se, nella vita come nell’arte, Caravaggio si muoverà sempre in bilico tra peccato e ricerca della redenzione.