I RELATORI

sono tra i principali studiosi del Merisi, provenienti da ogni parte del mondo, oltre che dall’Italia, anche dalla Spagna, dalla Svizzera, dalla Germania, dall’Inghilterra, dall’Olanda, da Israele, dal Canada e dalla Colombia a dimostrazione della caratura internazionale dell’iniziativa e dall’enorme interesse che Caravaggio continua a suscitare.

 FACCHIN LAURA Università degli Studi dell’Insubria, Varese

Docente di Storia Sociale dell’Arte e Storia dell’Arte Moderna all’Università dell’Insubria (Varese-Como). Da oltre un quindicennio studia l’attività degli Artisti dei Laghi lombardo-ticinesi nell’età Moderna, partecipando a convegni e progetti di ricerca internazionali.

Si occupa, inoltre, di collezionismo e relazioni artistiche in Italia centro-settentrionale dal XVII al XIX secolo, ambito nel quale ha pubblicato il volume Francesco III d’Este “Serenissimo Signore” tra Modena, Milano e Varese (2017). Ha al suo attivo la curatela e co-curatela di mostre fra Piemonte e Lombardia.

Caravaggio e gli artisti dei laghi a Roma: spunti di riflessione

4. GIORNATA: SESSIONE MATTUTINA: Artisti dei laghi ai tempi del Caravaggio – mercoledì 26 gennaio ore 10:00-13:00

ABSTRACT

L’intervento rilegge le diverse commissioni del Merisi per le sedi ecclesiastiche romane, dalla cappella Contarelli in San Luigi dei Francesi alla Cerasi in Santa Maria del Popolo, da Santa Maria della Scala alla basilica di Sant’Agostino, alla luce degli interventi, in quegli stessi siti, degli artisti lombardo-ticinesi, suoi conterranei, sia nel settore lapideo che in quello dello stucco. Oltre a mettere in luce apporti e dialettiche fra le diverse tipologie di espressioni figurative, considerando le logiche tipiche dell’imprenditorialità lacuale, si considererà il rapporto con i pittori provenienti dal territorio insubre, a partire dalla paradigmatica figura di Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, la cui presenza nell’Urbe, come noto, è documentata negli ultimi due decenni del Cinquecento, con particolare attenzione ai superstiti lavori intrapresi dall’artista nella cappella della Concezione della chiesa di San Silvestro in Capite (1596).

Infine, in considerazione dell’appartenenza, a tutti gli effetti, del Merisi allo Stato di Milano, sarà riletto il suo rapporto con la potente e strutturata arciconfraternita dei Santi Ambrogio e Carlo, la cui sede al Corso divenne chiesa nazionale dei Lombardi nell’Urbe.